Sulla costituzione delle Aziende Ospedaliero/Universitarie di Perugia e Terni e sugli adempimenti connessi chiediamo TRASPARENZA e RISPETTO DELLE REGOLE

30 Ago

Dalla Bacheca di Ateneo abbiamo testualmente appreso che “in data 22 luglio 2016 è stato sottoscritto tra l’Università degli Studi di Perugia e le Aziende Ospedaliere di Perugia e Terni un Protocollo attuativo finalizzato alla costituzione delle Aziende Ospedaliero-Universitarie di Perugia e Terni”.

Immaginiamo si tratti del primo Protocollo attuativo del Protocollo d’Intesa Università di Perugia/Regione dell’Umbria sottoscritto il 20/04/2015 rispetto al quale la scrivente O.S. aveva fatto, in data 30 giugno 2016, richiesta all’Amministrazione di informativa/consultazione ai sensi di quanto previsto dall’  art. 2, comma 3 … (“sentite le Organizzazioni Sindacali”), dello stesso  Protocollo Generale.

Tale richiesta ha avuto, ora lo possiamo affermare con certezza, un primo parziale, incompleto ed insoddisfacente riscontro nella seduta di contrattazione integrativa dell’ 11 luglio 2016 (vedi resoconto dell’incontro inviato a tutto il personale dalla CISL Università in data 12 luglio 2016): in quella occasione il Prof. Franco Baldelli, in qualità di Delegato del Rettore per i rapporti con le istituzioni pubbliche e private e relative convenzioni, ci ha puntualmente informato sull’iter e sui tempi di adozione dei numerosi Protocolli attuativi necessari per la costituzione delle Aziende integrate di Perugia e Terni, precisando che il primo Protocollo per la disciplina delle funzioni e della organizzazione delle AOU di Perugia e Terni, al momento, era l’unico atto ad essere in stato di avanzata elaborazione e che, quindi a breve, si sarebbe arrivati alla sua sottoscrizione (avvenuta infatti il successivo 22 luglio come segnalato nella Bacheca di Ateneo).

Proprio per questo, il prof. Baldelli ha accolto la nostra richiesta di inviare alle OO.SS. il testo del Protocollo per acquisirne il richiesto parere ai sensi di quanto previsto dal richiamato art. 2, comma 3 del Protocollo Generale di Intesa dell’aprile 2015.

Il documento è stato sottoscritto dalle parti e le OO.SS. stanno ancora aspettando il testo del Protocollo per esprimere il loro parere preventivo!!!!!

Questo, oltre ad inficiare la legittimità formale del documento, contrasta anche con il modello di relazioni sindacali che l’Amministrazione avrebbe dovuto correttamente applicare al caso di specie.

Ricordiamo, infatti, che anche volendo applicare al caso di specie la semplice e mera “Informazione” alle OO.SS. che si propone, ai sensi di quanto previsto dall’art. 6 del vigente CCNL del Comparto Università, “di basare sulla trasparenza decisionale  e sulla prevenzione dei conflitti, pur nella distinzione dei ruoli, i comportamenti delle parti”, l’Amministrazione era comunque tenuta, ai sensi di quanto previsto dal successivo comma 3 dell’art. 6 CCNL, “a far pervenire tempestivamente alle parti la documentazione necessaria”.

Parimenti avrebbe dovuto fare l’Amministrazione anche se, in luogo della semplice informativa, avesse voluto applicare al caso di specie l’istituto della consultazione sindacale.

A questo proposito ricordiamo che il Parere ARAN _ RAL 729 _ dell’11/10/2011 chiarisce che la consultazione delle OO.SS. deve avvenire, da parte dell’Ente, previa adeguata informazione e, dunque, previo invio della documentazione oggetto della consultazione.

E’ chiaro che tale situazione ci lascia attoniti e sbigottiti oltre che certi della illegittimità del procedimento seguito rispetto al quale provvederemo a fare i dovuti approfondimenti e le necessarie verifiche.

Per ora ci limitiamo, quindi, ad enunciare un auspicio: è nell’interesse di tutti che le molteplici procedure in atto legate all’applicazione/attuazione del Protocollo d’Intesa Università di Perugia/Regione dell’Umbria sottoscritto il 20/04/2015, alla luce di un quadro di riferimento normativo molto carente ed incompleto, avvengano nel rispetto, almeno, delle poche regole vigenti e soprattutto della TRASPARENZA da intendere come definita dall’art. 1, comma 1 del D. Lgs. n. 33 del 14/03/2013 “La trasparenza è intesa come accessibilità totale delle informazioni concernenti l’organizzazione e l’attività delle pubbliche amministrazioni, allo scopo di favorire forme diffuse di controllo sul perseguimento delle funzioni istituzionali e sull’utilizzo delle risorse pubbliche” per concorrere, come recita il comma 2 del medesimo art. 1  “….omissis… ad attuare il principio democratico e i principi costituzionali di eguaglianza, di imparzialità, buon andamento, responsabilità, efficacia ed efficienza nell’utilizzo di risorse pubbliche, integrità e lealtà nel servizio alla nazione. Essa e’ condizione di garanzia delle libertà individuali e collettive, nonchè dei diritti civili, politici e sociali, integra il diritto ad una buona amministrazione e concorre alla realizzazione di una amministrazione aperta, al servizio del cittadino.

Il Reggente CISL Università Regione Umbria  
Luigi Fabiani