CCNL 2016-2018: Prime Note

15 Feb

Cari colleghi,

una prima sintetica rassegna delle novità introdotte dall’ipotesi di CCNL 2016/2018 relativo al personale del comparto istruzione e ricerca.

L’ipotesi di CCNL relativo al personale del comparto istruzione e ricerca si riferisce al triennio 2016, 2017 e 2018 e riconosce aumenti da 84 a 111 euro mensili in coerenza con l’Intesa del 30 novembre 2016 tra Governo e Organizzazioni sindacali, anche grazie alla previsione di un apposito elemento perequativo, che interessa soprattutto le qualifiche iniziali.

Il personale riceverà in busta paga gli arretrati e gli incrementi stipendiali al termine dell’iter procedurale di controllo del testo contrattuale.

L’intesa siglata (vedi allegato) è costituita da una “parte comune” contenente le disposizioni applicabili a tutto il personale del comparto e da “specifiche sezioni” riferite ai singoli settori.

L’ Ipotesi in esame interviene su molti aspetti del rapporto di lavoro (relazioni sindacali, assenze, permessi, codici disciplinari, rapporti di lavoro flessibile), anche al fine di aggiornare alcune parti della precedente disciplina, superata dalle norme di legge vigenti e, comunque, non più attuale.

In materia di relazioni sindacali, il contratto definisce nuove regole semplificate che, nel rispetto dei distinti ruoli dei datori di lavoro e delle organizzazioni sindacali, valorizzano gli istituti della partecipazione sindacale.

Sono state aggiornate anche le materie attribuite alla contrattazione integrativa, con l’obiettivo di chiarirne il contenuto e la portata.

Novità parte normativa

Sotto il profilo normativo, è stata elaborata una nuova disciplina per alcuni istituti del rapporto di lavoro tra i quali:

a) quelli, del tutto nuovi, previsti per l’effettuazione di  visite specialistiche ed esami diagnostici (le assenze rientrano nel computo della malattia ma senza la decurtazione del trattamento economico accessorio previsto per la malattia nei primi 10 giorni ) (art. 50);

b) permessi retribuiti (art.46);

c) permessi orari retribuiti per particolari motivi personali o familiari (art. 47);

d) permessi e congedi previsti da particolari disposizioni di legge (art. 48);

e) l’istituzione di nuovi profili per le attività di comunicazione e informazione (art. 59);

f) l’introduzione della disciplina delle ferie solidali, che consente ai dipendenti con figli minori in gravi condizioni di salute, che necessitino di una particolare assistenza, di poter utilizzare le ferie cedute da altri lavoratori;

g) le tutele introdotte per le donne vittime di violenza le quali, oltre al riconoscimento di appositi congedi retribuiti, potranno avvalersi anche di una speciale aspettativa;

h) l’equiparazione delle unioni civili al matrimonio;

i) revisione del codice disciplinare dei dipendenti pubblici.

PER LA REVISIONE DEL SISTEMA DI CLASSIFICAZIONE DEL PERSONALE (CATEGORIE ED AREE DI APPARTENENZA) E RELATIVE PROGRESSIONI DI CARRIERA, IL CCNL PREVEDE ALL’ART. 43 L’ISTITUZIONE DI UNA COMMISSIONE PARITETICA.

APICALI: il CCNL 2016-2018 ha introdotto nuovi gradoni economici (B/7 – C/8 – D/8 – EP/8) consentendo così a tutto il personale apicale di partecipare alle future procedure selettive per la progressione economica orizzontale.

Novità parte economica

L’ipotesi di intesa raggiunta prevede aumenti scaglionati nel 2016, nel 2017 e nel 2018.

  • Complessivamente per l’Università l’incremento medio è di 82 euro;
  • Salvaguardato, per le fasce retributive più basse, il bonus di 80 euro: gli aumenti sono infatti disposti con il meccanismo dell’elemento perequativo che salvaguarda i profili più bassi garantendo così un aumento non inferiore a circa 80 euro per tutti i profili professionali.

Gli aumenti a regime decorrono dal 1° marzo 2018.

A decorrere dal 1° Aprile 2018 l’indennità di vacanza contrattuale cesserà di essere corrisposta in quanto verrà assorbita nel tabellare.

Gli effetti economici del rinnovo si riverbereranno anche sulla misura della pensione e dell’indennità di buonuscita.

Il CCNL indica, come già stabilito per gli altri dipendenti pubblici, che gli effetti del rinnovo saranno computati ai fini previdenziali nei confronti del personale, comunque, cessato dal servizio nel periodo di vigenza del contratto, cioè nel triennio 2016-2018.

Cordialmente.

La Segreteria Regionale CISL Università